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COMUNICATO STAMPA

 

MM2 Assago

Gandolfi (Italia dei Valori): “Gravi e ingiustificabili i ritardi della Provincia nei pagamenti a fornitori e ditte addette alla manutenzione. Un esempio di pessima amministrazione, purtroppo assai diffuso, che mette in ginocchio il mondo delle piccole e medie imprese che lavorano con le amministrazioni pubbliche. Interrogazione di IDV

 

La Provincia di Milano ha dato un esempio di pessima amministrazione, purtroppo assai diffuso, che mette in ginocchio il mondo delle piccole e medie imprese che lavorano con le amministrazioni pubbliche. Che siamo in un periodo di crisi economica lo sappiamo ormai da anni, ma questa motivazione non può essere usata come una giustificazione ai clamorosi ritardi nei pagamenti a fornitori e ditte che devono fare la manutenzione della M2 ad Assago.

E’ quanto replica il consigliere di Italia dei Valori in Provincia di Milano Luca Gandolfi, alle affermazioni  dell’assessore  provinciale alla Mobilità, Giovanni De Nicola, apparse oggi sulla stampa.

Al contrario, – aggiunge Gandolfi  – il fatto che siamo in periodo di crisi economica dovrebbe indurre le amministrazioni pubbliche a garantire la massima puntualità nei pagamenti per evitare di porre in situazioni assai critiche le ditte che si trovano a lavorare su appalti pubblici. Ditte che già soffrono abbastanza per la scarsità di lavoro dovuto alla crisi economica e che a causa della scarsa liquidità dovuta ai ritardi nei pagamenti da parte delle amministrazioni pubbliche e delle difficoltà che riscontrano nella concessione del credito da parte del sistema bancario, rischiano di non poter pagare i lavoratori, con gravi conseguenze anche sui nuclei familiari degli stessi.”

Conclude poi Gandolfi: “La Provincia di Milano, così come le altre amministrazioni pubbliche, hanno il dovere politico e morale di dare il buon esempio, di mostrarsi virtuose in tutti gli aspetti che sono legati all’amministrazione di un territorio. Rispettare la tempistica dei pagamenti fa parte dei principi basilari della buona amministrazione.

Il consigliere di Italia dei Valori in Provincia di Milano Luca Gandolfi, ha presentato oggi in Consiglio Provinciale una interrogazione sulla vicenda.

 

Milano, 30 giugno 2011

Gruppo consigliare Italia dei Valori Provincia di Milano

Video 1 – sfratti a Opera – affittopoli Pio Albergo Trivulzio – IdV chiede rettifica a Libero su presenze in Consiglio Provinciale

Video 2 – replica per fatto personale su mancanza della fermata per quartiere Cantalupa su tratta MM Famagosta- Assago

Video 3 – intervento nel dibattito della Mozione contro la “cristianofobia” (M/5/2011)

Video 4 – intervento nel dibattito della Mozione sulle esondazioni del Seveso (M/84/2010)

COMUNICATO STAMPA

MM Famagosta-Assago. Gandolfi (IdV): “Il quartiere Cantalupa meritava una fermata, come chiedeva il CdZ 5”

 

Era il 26 settembre del 2000ricorda il consigliere provinciale dell’Italia dei Valori Luca Gandolfi che all’epoca era consigliere di zona 5 – quando analizzavamo nella Commissione Traffico Trasporti Viabilità della Zona 5 il prolungamento della linea 2 della MM Famagosta-Assago. In quel frangente i tecnici avevano illustrato le tre alternative prese in considerazione:  quella prescelta era la più economica perché costava solo 104 miliardi di lire (non c’era ancora l’euro) rispetto ai 262 miliardi della Variante Ovest (serviva anche il S. Paolo e il quartiere S. Ambrogio) e ai 484 miliardi della Variante Est. Di quei 104 miliardi il Comune di Milano ne doveva mettere solo 2, il resto veniva finanziato dallo Stato, dalla Regione Lombardia e dalla Provincia di Milano (circa 60 miliardi) e dal Comune di Assago (circa 40 miliardi).

Se ne tornava nuovamente a discutere – continua Gandolfi – sempre nella Commissione Traffico, Trasporti e Viabilità della Zona 5 svoltasi il 4 ottobre 2002 quando interveniva il Comitato del quartiere Cantalupa che faceva fin da allora rilevare come nel progetto del prolungamento della metropolitana fino ad Assago non era stata prevista nessuna fermata al quartiere, nonostante esso si trovasse nelle immediate vicinanze del percorso. La metropolitana infatti dovrebbe passare a soli 55 metri dalle case del quartiere Cantalupa senza però offrire alcun servizio ai suoi abitanti. Fin da allora tale scelta appariva a tutti assurda, soprattutto in considerazione del fatto che il prolungamento della linea 2 della MM da Famagosta ad Assago prevede la creazione di sole due nuove fermate: la prima, Milanofiori Nord (a una distanza di 3.635 metri da quella di Famagosta); la seconda, Milanofiori Forum (a 916 metri dall’altra). Il quartiere Cantalupa si trova a circa metà strada tra la fermata di Famagosta e quella di Milanofiori Nord, ma nessuno si è degnato di prendere in considerazione la possibilità di fare una fermata. La cosa ha destato stupore e sconcerto tra gli abitanti del quartiere Cantalupa, che attraverso il comitato hanno cercato per anni di far valere le loro legittime ragioni. È bene sottolineare il fatto che se la linea 2 della MM fosse stata progettata qualche centinaio di metri più in là (verso il Naviglio Pavese), non solo si sarebbe evitato qualsiasi problema relativo al rumore (la metropolitana per arrivare ad Assago corre in superficie), ma con una fermata si sarebbero potuti servire sia i circa 450 residenti del quartiere Cantalupa, sia quelli del più grande quartiere Basmetto, per un totale di quasi 4000 potenziali utenti.

Sempre nel 2002 il Consiglio di Zona 5 approvava una mozione per chiedere la creazione di una fermata MM per il quartiere Cantalupa, senza però ottenere la fermata desiderata per un diniego da parte del centro.

Il 16 febbraio 2009 se ne discuteva in una riunione congiunta delle Commissioni competenti delle Zone 5 e 6 con la volontà di predisporre un testo condiviso da presentare in entrambe le Zone per chiedere la creazione di una fermata MM per il quartiere Cantalupa, nel tratto del prolungamento fino ad Assago in corso di ultimazione. Rispetto al 2002 molte cose erano cambiate, tra cui il fatto che nel frattempo sia sorto il nuovo quartiere residenziale Boffalora e altri fossero in cantiere; l’utenza potenziale di tale fermata è quindi ben maggiore rispetto a quella del 2002, anche se già all’epoca appariva assurdo che un prolungamento della MM non prevedesse nessuna fermata in corrispondenza del transito in un quartiere come il Cantalupa che conta circa 500 residenti.”

Veniamo finalmente ai giorni nostri. Nel Consiglio Provinciale del 17 febbraio 2011 il consigliere Musella (anche Sindaco di Assago) ha spiegato che i ritardi erano dovuti a una serie di varianti in corso d’opera che hanno comportato un aumento dei costi tali da richiedere un rifinanziamento, allungando così i tempi di realizzazione.

Il consigliere provinciale Luca Gandolfi (Italia dei Valori) è intervenuto sottolineando che: “è con rammarico che constato che nessuna delle varianti in corso d’opera sia stata rivolta a rispondere alla legittima esigenza degli abitanti del quartiere Canatalupa che chiedevano fina dal 2002 che fosse prevista una femata della MM per servire il loro quartiere, richiesta sostenuta anche dal Consiglio di Zona 5. La risposta che ricevettero fu che non si poteva fare perché si sarebbero allungati i tempi e aumentati i costi. La storia recente ci dice che i tempi sono stati ugualmente lunghi e i costi sono lievitati del 25% circa. Ritardi e aumenti che sarebbero stati comprensibili e giustificabili solo se si fosse tenuto conto di quella fermata in più che andava fatta.”

 

Milano, 21 febbraio 2011

Gruppo consigliare

Italia dei Valori
Provincia di Milano