COMUNICATO STAMPA
Maugeri
Gandolfi (Italia dei Valori): “Necessario nuovo modello socio sanitario, trasparente, meritocratico, che metta al primo posto gli interessi del malato”
“Il caso Maugeri, dopo quello del San Raffaele, è l’ennesimo esempio di come la sanità in Lombardia sia stata gestita dal precedente governo Formigoni. La Lombardia è sempre stata una regione all’avanguardia dal punto di vista sanitario: oggi ci ritroviamo tagli alle prestazioni; ticket che pesano sulle tasche delle famiglie senza tenere conto di criteri di equità e di giustizia sociale; a questa situazione che pone in essere un’ingiustizia sociale, si vanno ad aggiungere gli scandali e le inchieste giudiziarie che fanno emergere ipotesi di reati gravissimi che implicano corruzione e spreco di risorse pubbliche.”
È quanto affermato dal capogruppo di Italia dei Valori in Provincia di Milano Luca Gandolfi, anche candidato per il Consiglio Regionale con Italia dei Valori per Ambrosoli presidente.
“È necessario e urgente cambiare rotta, anche attraverso un cambiamento culturale che determini un passaggio dal concetto di “sanità” più mirato ad ambiti gestionali, a quello di “salute” che metta invece al primo posto gli interessi del malato. Bisogna tornare a pensare ed agire negli interessi esclusivi dei cittadini e per quanto concerne la salute, il miglior modo è quello di investire maggiormente sul fronte della prevenzione, per poi passare alle cure nei casi più gravi.
Dobbiamo fare una rivoluzione civile nella sanità lombarda, – continua Gandolfi – rendendola accessibile a tutti, tutelando le fasce economicamente più deboli e con tempistiche rispondenti alle esigenze del malato. Le liste d’attesa nelle strutture ospedaliere pubbliche in Lombardia sono ancora troppo lunghe. Il divario tra pubblico e privato è troppo marcato e spesso i costi di quest’ultimo non sono sostenibili dalle famiglie.”
“Abbiamo il dovere di porre in essere un sistema socio sanitario che sia realmente garante della salute di tutti i cittadini e, al tempo stesso, immunizzato dalla corruzione attraverso un sistema basato sulla massima trasparenza in cui i cittadini stessi siano posti nelle condizioni di essere i primi controllori di chi amministra. Questo deve valere per la sanità come per qualsiasi altro ambito o settore dell’amministrazione pubblica. Perché la sanità funzioni – aggiunge Gandolfi – sono però necessarie due condizioni fondamentali risorse economiche adeguate e dirigenti scelti in base alla competenza e al merito. Invece le risorse economiche in questi ultimi anni sono andate scemando, un esempio su tutti: il fondo sociale per il mantenimento e lo sviluppo dei servizi e degli interventi socio assistenziali per anziani, minori e diversamente abili è passato dai 70 milioni di euro del 2011 ai 40 milioni previsti per il 2013 e per il 2014. Dall’altro lato troppo spesso il modello perpetrato negli anni del regno formigoniano hanno teso a compiere scelte più basate sull’affiliazione o su interessi di vario genere che stanno emergendo grazie alle indagini, piuttosto che sul merito e le competenze.”
Conclude poi Gandolfi: “Abbiamo il dovere politico e morale di intervenire per riorganizzare in modo trasparente, meritocratico e quindi efficiente il sistema della sanità lombarda.”
Milano, 13 febbraio 2013
Luca Gandolfi
Capogruppo Italia dei Valori in Consiglio Provinciale di Milano
e candidato per il Consiglio Regionale con Italia dei Valori per Ambrosoli presidente
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